Incentivi sul fotovoltaico - Guida agli incentivi sugli impianti fotovoltaici

L’attenzione alle energie rinnovabili si fa sempre più forte. Con la nuova Legge di Bilancio, infatti, sono stati estesi a tutto il 2019 gli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici.

Se passerai a questa fonte di energia, potrai usufruire di una serie di agevolazioni, come per esempio incentivi sull’acquisto di batterie di accumulo per fotovoltaico e detrazioni fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici.

In questa guida troverai anche informazioni sul Gestore dei Servizi Energetici (GSE) – la società gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di energie rinnovabili, quindi anche di fotovoltaico – sul cosiddetto super ammortamento, regolato dall’Agenzia delle Entrate.

Detrazioni fiscali del 50% sul fotovoltaico

In cosa consistono, di preciso, gli incentivi sul fotovoltaico? Iniziamo a parlare delle detrazioni fiscali del 50% sul fotovoltaico: si tratta della detrazione fiscale IRPEF stabilita dalla Legge di Bilancio sugli interventi di ristrutturazione edilizia, in cui ricade anche l’installazione di impianti fotovoltaici.

Ma come funzionano queste detrazioni fiscali? L’Agenzia delle Entrate spiega che queste agevolazioni consistono in detrazioni dall’Irpef o dall’Ires per tutti gli interventi di ristrutturazione. In pratica, nei 10 anni successivi all’installazione del tuo impianto, potrai recuperare metà della spesa sostenuta grazie a una serie di sgravi fiscali. I nostri esperti Sungevity ti seguiranno passo dopo passo, chiarendoti qualsiasi dubbio sulle detrazioni.

Detrazioni fiscali del 65%

Queste agevolazioni non vanno confuse con gli incentivi per il fotovoltaico, per cui è prevista una detrazione del 50% sulle spese totali. Le detrazioni fiscali del 65%, come si legge nel sito dell’Agenzia delle Entrate, riguardano invece gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Dunque, quali tipi di interventi bisogna effettuare per ricevere le detrazioni fiscali del 65%?

• La sostituzione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione (minimo di classe A), con generatori d’aria calda a condensazione, pompe di calore o scaldacqua a pompe di calore.

• Gli interventi di coibentazione di pareti e coperture.

• L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, sia per uso domestico sia industriale.

Che cos’è lo scambio sul posto?

Tra i vari incentivi sul fotovoltaico segnaliamo quello che comunemente è definito “scambio sul posto”. Quando installi un impianto fotovoltaico, consumi soltanto una parte dell’energia prodotta, mentre la restante viene immessa nella rete pubblica e ritirata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

In poche parole lo scambio sul posto è una valorizzazione dell’energia immessa nella rete, e quest’energia è valorizzata in modo differente in base alla quantità di energia prelevata dalla rete.

Ma che cosa ci guadagni? Devi considerare lo scambio sul posto come una compensazione economica, quindi un rimborso sulle bollette in base all’energia ceduta.

Come funziona in realtà lo scambio sul posto?

Per calcolare il contributo che riceverai, il GSE effettua due letture, una per l’energia immessa e una per quella prelevata, servendosi della seguente formula: Cs=min(Cei;Oe) +Es*CUsf, dove:
Cs è il contributo in conto scambio.
Cei è il controvalore dell’energia elettrica immessa in rete, cioè il prezzo dell’energia, in base alla tua zona e agli orari di immissione in rete.
Oe è l’onere energia, cioè il prezzo dell’energia che paghi in bolletta.
Es è la quantità dell’energia elettrica scambiata, quindi il valore minimo fra le immissioni e i prelievi di energia.
Cusf è il corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale, cioè esprime i costi di rete e gli oneri generali di sistema. È questo parametro che valorizza lo scambio sul posto, perché esprime il rimborso di parte dei costi fissi che paghi in bolletta.

Se tutto questo ti sembrerà troppo “matematico”, vediamo di spiegarlo con un esempio pratico: se paghi al tuo fornitore di energia 0,24 €/kWh e in un anno prelevi dalla rete pubblica 2.000 kWh e ne immetti 6.000, il GSE ti rimborsa i primi 2.000 kWh a circa €0,12, il resto a circa €0,06.

Scambio Sul Posto Incentivi Fotovoltaico

IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni

Uno degli incentivi sul fotovoltaico più interessanti è la riduzione dell’aliquota IVA, che passa dal 22 al 10% per interventi di installazione, ristrutturazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici.

L’IVA agevolata al 10%, quindi, vale per chiunque acquisti un impianto fotovoltaico completo, i suoi componenti e tutti i servizi connessi all’installazione dell’impianto.

In particolare si hanno le seguenti agevolazioni:

• l’IVA al 10% per le ristrutturazioni

• l’IVA al 4% per l’acquisto di nuove case, senza detrazione fiscale IRPEF

Il “super ammortamento” nel fotovoltaico

Con la nuova Finanziaria è stato introdotto un ulteriore incentivo sul fotovoltaico, riservato però alle aziende e ai liberi professionisti che intendano investire su impianti fotovoltaici nel 2019.

Più precisamente, si tratta del super ammortamento al 130%, perché si potrà usufruire di una maggiorazione del 30% del costo di acquisto del bene.

Il super ammortamento al 130% spetta:

  1. ai soggetti titolari di reddito d’impresa;
  2. ai professionisti con reddito di lavoro autonomo, anche se in forma associata;
  3. ai contribuenti che usufruiscono del regime dei minimi. Tuttavia il super ammortamento non spetta né alle imprese marittime né ai contribuenti con regime forfetario.

Perché per un’azienda è utile beneficiare del super ammortamento?

Installando un impianto fotovoltaico, le imprese possono innanzitutto risparmiare sulle bollette, ma soprattutto possono ammortizzare il bene strumentale al 130% (anziché al 100%) per gli acquisti effettuati entro il 2019.

Credito d’imposta per imprese alberghiere e agriturismi

Un altro importante incentivo sul fotovoltaico è la detrazione fiscale del 65% per l’installazione di impianti fotovoltaici per le strutture alberghiere e gli agriturismi. In base al Decreto Ministeriale n. 598 del 20/12/2017, queste imprese possono beneficiare di un credito d’imposta del 65% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019.

Il credito d’imposta è, in breve, uno sconto sulle tasse dovute allo Stato. Più nello specifico, si tratta di un credito che hanno le imprese verso lo Stato, ottenuto con una riduzione delle imposte e in alcuni casi con una restituzione attraverso la dichiarazione dei redditi.

Per ottenere il credito d’imposta, le imprese alberghiere e agrituristiche dovranno presentare una domanda al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, a partire dal 1° gennaio fino al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui hanno sostenuto le spese.

Credito D Imposta Per Imprese Alberghiere E Agriturismi

Incentivi fiscali su base regionale per il fotovoltaico

Segnaliamo infine gli incentivi fiscali stabiliti per la Lombardia e il Mezzogiorno:

Bando Lombardia per i sistemi di accumulo: è riservato ai cittadini privati residenti in Lombardia e in possesso di un impianto fotovoltaico, e riguarda l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo per una spesa massima di 3.000 €.

Credito d’imposta per le aziende del mezzogiorno: sono stati stanziati 163 milioni di euro dal Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, per le piccole e medie imprese che vogliano investire in beni strumentali, compresi quindi gli impianti fotovoltaici.